Nell’area marina di Torre Guaceto, che si estende su duemila ettari di mare incontaminato, la pesca, effettuata una volta alla settimana entro 12 miglia dalla costa, è praticata con piccole imbarcazioni da 6 pescatori che utilizzano reti con maglie di 36 millimetri per la pesca del pesce serra e con maglie di 30 millimetri per gli altri pesci. E’ un metodo di pesca artigianale sostenibile e rispettosa dell’ecosistema marino che ha consentito il ripopolamento della fauna marina.
Il pescato varia secondo la stagione: pesci serra, cefali, sgombri, ricciole, palamite, barracuda, tombarelli e seppie (in autunno e in inverno), dentici, saraghi, orate e spigole (in estate ed in autunno) e polpi e triglie (in primavera). Gli studi fatti nel corso degli anni hanno dimostrato che le taglie del pescato sono aumentate per molte specie (in particolare quelle della triglia e dello scorfano) ed è ritornata una fauna marina considerata ormai scomparsa dalla zona come il pesce serra che, con molta probabilità, degusteremo insieme al cefalo di mare. Il mare è in buona salute e i pescatori di Torre Guaceto, assistiti dai responsabili dell’area marina, ne sono i migliori custodi.
L’evento è quindi un’ottima occasione per conoscere prodotti Slow Food e del nostro territorio, per degustare il pesce non proveniente da allevamenti, nel rispetto della stagionalità e, non da ultimo, per il piacere del convivio.
Menù
Antipasto
i formaggi freschi del Caseificio Lanzillotti- Comunità del cibo Slow Food dei produttori caseari dell’Alto Salento, abbinati al Fiano “Capirusso”
Primo piatto
gnocchetti (spiganardi) col sugo di cozze e pomodoro dell’Azienda Calemone di Torre Guaceto – Presidio Slow Food del Pomodoro Fiaschetto di Torre Guaceto, in abbinamento al Rosato Negroamaro “Capirusso”
Secondo piatto
Il pesce della Piccola Pesca di Torre Guaceto- Presidio Slow Food, in abbinamento a Negroamaro “Capirusso”
Dessert
Grappa delle Cantine Santa Barbara – San Pietro Vernotico
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